è domenica, mi sono beccata il primo micidiale raffreddore di stagione, fa freddino e stasera non esco di casa nemmeno se agganciano a un paranco.
serata da arrosto.
o da polpettone.
o da entrambi.
entrambi.
quindi taglio a rondelle e poi le rondelle a quartini almeno due cipolle grandi e rosse. poi a julienne un mezzo porro. poi mmmmmh vediamo cosa c'è in giro. funghi secchi. li ammollo nell'acqua calda che fanno prima e li metto nel fondo per l'arrosto. e poi.
ginepro, grani ovviamente.
pepe verde, come sopra.
cumino.
semi di finocchio.
anice. poca.
pinoli.
sale.
mi serve una bottiglia di vino.
ce l'ho. è aperta ma buona, un sangiovese spesso. abbondo.
remescio tutto e poi ci metto dentro il pezzo di arrosto e il polpettone (carne di manzo, di maiale, uova, latte, pane…me lo ha preparato il macellaio…stava in freezer per una giornata come questa).
mi sfugge qualcosa. qualcosa che manca.
trovato (e già sperimentato più volte). aggiungo 4 prugne secche e 3 fichi secchi anche loro.
così il sugo diventa più denso, quasi caramellato leggermente.
in forno. poi lo giro un po' di volte.
verso la fine aggiungo una botta di vino cotto.
è un vino marchigiano artigianalissimo, un po' liquoroso, dolce ma con l sapore del elgno. durante l'invecchiamento infatti nella botte viene immerso un tizzone ardente di legno che passa al vino tutto il gusto del fuoco da cui viene.
http://guide.dada.net/marche/interventi/2003/06/137986.shtml
nel link però si parla di vino cotto un po' troppo industriale per i miei gusti. e se non è di Loro Piceno non bisogna fidarsi.
si dice, nelle marche, che il vino cotto buono è quello che non si paga.
cioè che ti regalano i contadini che in totale omertà lo creano e custodiscono facendo finta di niente.